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La guida autonoma ridisegna il futuro della mobilità

Automobili in grado di viaggiare senza l’intervento dei conducenti, strade e autostrade che dialogano con i veicoli: non è fantascienza, ma una realtà sempre più vicina, destinata a rendere la circolazione su ruote molto più sicura.

I veicoli a guida autonoma promettono di rivoluzionare i nostri spostamenti. Tecnologie innovative – basate sull’interconnessione di sistemi di pilotaggio automatizzati, sensori e infrastrutture intelligenti – potrebbero in un futuro non troppo lontano consentire la circolazione dei mezzi senza alcun intervento da parte del conducente. 

Sei livelli di automazione 

Fino a che punto un veicolo è in grado di assolvere i compiti del guidatore e in che modo uomo e macchina possono interagire sulla strada? Per rispondere a queste domande la Society of Automotive Engineers (SAE) ha suddiviso l’automazione in 6 step che vanno dal livello 0, automazione assente, al livello 5, con la guida completamente autonoma. 

La situazione normativa

Oggi la maggioranza dei veicoli in commercio opera con un livello di automazione 2, che comprende l’intervento automatico in situazioni particolari, come la frenata in caso di pericolo. Diverse realtà stanno lavorando al livello 3, dove l’automazione sostituisce parzialmente il guidatore, ma richiede comunque la sua partecipazione. Il livello 3, tuttavia, è stato autorizzato solo in alcuni Paesi e all’interno di scenari specifici. Il Codice della Strada italiano, per esempio, prevede che il veicolo debba essere guidato necessariamente da un essere umano. In più, le sperimentazioni in questo ambito devono essere condotte rispettando una serie di prescrizioni e previa la richiesta di autorizzazione ai sensi del “Decreto Smart Road”. 

In alcuni Paesi, la normativa sta al passo. Nel Vecchio Continente, Francia e Germania hanno già introdotto una legislazione completa sull’adozione dei veicoli autonomi, mentre secondo l’Autonomous Vehicles Readiness Index, Olanda e Norvegia sono tra le nazioni più pronte per la guida automatica. In questa classifica, l’Italia al momento si posiziona nella parte bassa, con una penetrazione al 2030 stimata tra il 2% e il 6%